Tra caccia, nobiltà e rifugio: la storia della Palazzina di Caccia Inserrata

Nel cuore boscoso dell’Azienda Agricola Inserrata, a pochi passi dal suggestivo borgo medievale di San Miniato, sorge la Palazzina di Caccia. Edificata tra la fine dell’Ottocento, la struttura venne concepita come residenza venatoria e luogo di villeggiatura per il Primo Ministro Sidney Sonnino.

Ricavata all’interno di un recinto che delimitava l’intero podere — da qui il nome “Inserrata” — la palazzina era circondata da 100 ettari di boschi, oliveti, vigneti, frutteti e orti, in cui rintanarsi, tra batoste di caccia e passeggiate contemplative.

Per Sonnino, la palazzina rappresentava un rifugio personale: dopo giornate trascorse tra la politica nazionale, vi si ritirava, spesso in solitudine, lasciando la famiglia nella più elegante Villa Sonnino a Cigoli.

Appena fuori San Miniato, nella frazione di Cigoli, la famiglia Sonnino possedeva una dimora storica nota come Villa Sonnino o Villa Castelvecchio. Le sue origini risalgono al XVI secolo, su preesistenze medievali, e furono raffinate durante il Settecento da famiglie nobili locali.

Acquistata dai Sonnino attorno al 1880, la Villa ospitava la moglie e i figli di Sidney durante i suoi soggiorni a San Miniato, consentendo alla famiglia una vita tranquilla mentre lui si dedicava alla caccia e al lavoro politico.